Finito ormai il tempo delle appartenenze ideologiche, fare politica ed amministrare la cosa pubblica impegna sempre di più, le scelte infatti non si compiono (almeno così dovrebbe essere) per contrapposizione pre costituta.
Troppo spesso però, ancora oggi, in tanti (ancora troppi), continuano a guardare esclusivamente al proprio “orto”, troppo spesso alle enunciazioni di principio non seguono comportamenti ed atti amministrativi conseguenti, alimentando i populismi e sentimenti di anti politica.
E’ giunto il momento pertanto che anche in Umbria il PD torni a svolgere il proprio ruolo, un partito degno di tale nome non continua a perdere tempo in inutili e dannose contrapposizioni fra correnti, ma si carica sulle spalle i problemi dei cittadini cercando di elaborare proposte di merito e di avere uno stretto contatto con i territori e con i propri amministratori.
Forse non ci competerebbe del tutto, ma credo sia giunto il momento che i Sindaci del Pd in Umbria si facciamo carico di lanciare una nuova fase di discussione politica vera sul futuro della nostra regione e dei suoi territori.
Penso che tocchi a noi perché siamo tutti i giorni in prima linea, a stretto contatto con i nostri concittadini dei quali conosciamo bene le aspettative ed i bisogni.
Temi fondamentali come sanità, scuola, sociale, gestione dei rifiuti, ambiente, lavoro, agricoltura, cultura, turismo, solo per citarne alcuni, non possono essere affrontati in maniera disorganica o peggio ancora contraddittoria.
I sindaci del PD devono, con coraggio e determinazione, aprire un confronto di merito sia nel partito che a livello istituzionale regionale, un confronto che abbia come presupposto fondante la lealtà e non la fedeltà, i contenuti e non le appartenenze correntizie.
Torniamo con fermezza e determinazione a guardare al futuro facendo scelte coraggiose, non perdiamo ulteriore tempo in discussioni tutte interne al ceto politico che non interessano ai cittadini e fanno ormai parte di un passato che non tornerà più.
Ai miei colleghi Sindaci del PD, con molti dei quali ho avuto modo di condividere queste mie preoccupazioni, dico che è arrivato il momento di metterci la faccia, il cambiamento praticato e non evocato spaventa molti, ma è l’unica strada che possiamo percorrere e dobbiamo farlo insieme con grande senso di responsabilità e senza sudditanza alcuna, in gioco c’è il futuro del quale possiamo e dobbiamo essere protagonisti.