Dopo la firma dell’accordo per salvare l’azienda Sangemini, il Sindaco di Gualdo Tadino Presciutti ricorda l’assurda vicenda Rocchetta.

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La notizia della firma dell’accordo per salvare l’azienda “Sangemini”, che imbottiglia acque minerali, arrivata nella giornata odierna è una buona notizia non solo per i dipendenti della stessa ed il Comune di San Gemini dove insiste lo stabilimento, ma anche per tutto il territorio regionale.

Avere nella propria città una realtà produttiva importante e riconosciuta porta, infatti, oltre a sviluppo economico ed occupazione per i cittadini degli indubbi vantaggi in termine di creazione del valore del territorio, in senso ampio (comunale, provinciale, regionale), e rafforzamento dell’immagine all’esterno permettendo di rendere più attrattiva un’area dal punto di vista turistico, ambientale, imprenditoriale, ecc..

Qualità queste che l’azienda “Sangemini” possiede e continuerà a possedere almeno fino al 2024, grazie alla firma di questo importante accordo. In un periodo economico come quello attuale è senza dubbio una buona notizia per tutti.

Parimenti, invece, in un paese come l’Italia ricco di contraddizioni e paradossi, quello che sta avvenendo da troppi anni a Gualdo Tadino è vedere un’azienda leader a livello mondiale pronta ad investire, sempre nel settore delle acque minerali, come “Rocchetta Spa” bloccata da inutili ricorsi di pochi individui che ne fermano un’opportunità unica di sviluppo ambientale, economico e sociale per una vasta area.

Un danno, sotto tutti i punti di vista, incalcolabile per i cittadini di Gualdo Tadino e non solo come ha ricordato il Sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti.

“L’accordo che ha permesso di salvare un’azienda importante – dichiara Presciutti – come Sangemini è senza dubbio una notizia positiva, perché dopo mesi di incertezze per dipendenti e famiglie e di grande mobilitazione da parte di tutte le parti in causa (Sindacati, Istituzioni, dipendenti, cittadini, Chiesa, ecc) la questione ha avuto buon esito. Partirà la Cigs e fino al 2024 saranno scongiurati licenziamenti, inoltre è previsto un piano di investimenti per 19 milioni di euro per il revamping degli impianti ed è stato predisposto un piano sociale per fuoriuscite volontarie incentivate. Pensando a Sangemini, così, viene spontanea la similitudine con un’altra grande azienda che imbottiglia acqua minerale che è situata a Gualdo Tadino, ossia Rocchetta. In questo caso, però, la vicenda appare alquanto assurda, visto che Rocchetta vede bloccato un investimento ed un Piano di Sviluppo Industriale di ben 30 milioni di euro. Se da un lato (Sangemini) quindi giustamente si gioisce, dall’altro (Rocchetta) in bocca resta un grande amaro, per una vicenda bloccata da pochi individui che in tutti i modi cercano di impedire che il lavoro e lo sviluppo economico si crei. Il fatto che ci troviamo di fronte ad una situazione assurda e paradossale mi pare del tutto evidente. Rocchetta è un’azienda multinazionale che ha ottenuto tutte le certificazioni necessarie per effettuare un investimento di 30 milioni di euro a Gualdo Tadino e non solo. Dalla sua apertura non ha mai effettuato un giorno di cassa integrazione per i suoi dipendenti, non ha mai parlato di licenziamenti ma al contrario, se si sbloccasse la questione, saremmo di fronte a nuove assunzioni per decine di lavorati. A ciò inoltre, con questo importante investimento, si aggiungerebbe la possibilità di riqualificare l’area, ora distrutta, dove insiste la vecchia fonte, con benifici ambientali, turistici e di tutela idrogeologica notevoli per tutti. Occorre quindi una mobilitazione seria su questa vertenza da parte di tutti. Parlo di cittadini, Associazioni, Istituzioni, Chiesa, ecc. Il danno che Gualdo Tadino e la sua comunità sta subendo da troppo tempo è incalcolabile ed i responsabili di questa triste vicenda dovranno assumersi tutte le responsabilità di fronte alla città. Spero che il mio appello – conclude il Sindaco Presciutti – possa servire a smuovere tutti gli stakeholders interessati alla vicenda Rocchetta come è stato fatto nella vicenda Sangemini. Non ci possono essere due pesi e due misure differenti in uno stesso territorio e in una stessa regione. Mi auguro che a prevalere sia davvero il bene comune ed il buon senso e non l’interesse di pochi a discapito di un’intera comunità e che la vicenda Rocchetta possa trovare finalmente compimento”.

 

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