Dopo gli interventi di ripulitura e risistemazione effettuati negli ultimi giorni il Parco della Rocca Flea di Gualdo Tadino diventerà un laboratorio per le scuole.

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Il parco della Rocca Flea, oltre che splendido spazio che completa la maestosità del castello federiciano simbolo della città, diventerà presto un laboratorio per le scuole, ulteriore prezioso componente del percorso museale gualdese.

“Il parco della Rocca – sottolinea il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici,  Gloria Sabbatini, – non è solo un luogo di svago, ma raccoglie in sè una valenza naturalistica di primo piano. Un visitatore attento, potrà notare le diverse specie di piante che decorano gli spazi a ridosso delle mura del fortilizio. Le varietà messe a dimora, da quelle annuali a quelle stagionali, seguono il progetto ben preciso predisposto a suo tempo sia per la disposizione che per le specie, tipiche dei nostri territori.

Proprio per salvaguardare questo ruolo importante del parco, che necessita di una continua salvaguardia e attenzione, in questi giorni è stata messa in piedi una intensa attività di potatura e risistemazione, per  permettere ai visitatori di goderne a pieno già da questa primavera. Mi preme ringraziare la cooperativa Sopra il Muro e gli stessi operai comunali, che hanno eseguito un attento e scrupoloso lavoro, che permetterà al parco di tornare alla bellezza e centralità che merita, in vista anche delle iniziative estive che ogni anno arricchiscono questo spazio vitale”.

Da questo intervento nasce un nuovo progetto didattico, che vede coinvolto il Polo Museale, con le scuole di ogni ordine e grado, che da questa primavera potranno usufruire di un particolare progetto denominato “Le piante magiche. Alla Rocca Flea la medicina e le erbe secondo Castore Durante”.

Gli studenti che parteciperanno al laboratorio didattico potranno scoprire l’ulivo “cultivar rigalese”, la ginestra dei nostri monti, le piccole e profumatissime macchie di santoreggia (erba dalle proprietà mediche riconosciute sin dai tempi antichi). In particolare si potranno ammirare anche le piante che si ritrovano nei dipinti ospitati nella Pinacoteca della Rocca Flea: dal nocciolo presente nell’Albero di Jesse al melograno, visibile nelle mani del bambino nella tavola realizzata da Matteo da Gualdo nel 1462.

“Il percorso è un tripudio di profumi che si susseguono – conclude il vice sindaco Gloria Sabbatini – un incontro con la natura in un contesto nobilitato dalle antiche mura della Rocca”.

 

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